CIIS – Conferenza Italiana degli Istituti Secolari

Da alcuni decenni esiste — ed è approvata — nella Chiesa una forma nuova di consacrazione a Dio: gli Istituti Secolari. Essi si distinguono da tutte le forme di vita consacrata, perché per i loro membri rimanere nel “secolo”, cioè in pieno mondo, senza obbligo di vita comune, laici tra i laici, è elemento essenziale e determinante della loro vocazione, al pari della consacrazione a Dio.

Nel marzo del 1947 fu promulgata la Costituzione apostolica *Provida Mater Ecclesia* (con data 2 febbraio 1947, festa della Purificazione). In essa si traccia anzitutto sinteticamente una storia degli “stati di perfezione”, dagli Ordini Religiosi alle Congregazioni e alle Società di vita comune. Come ultima tappa s’inseriscono le nuove istituzioni di laici (e di sacerdoti regolari) consacrati a Dio, alle quali si attribuisce il nome di “Istituti Secolari”. Era un passo decisivo, una conquista che dava un fondamento giuridico e un posto nella Chiesa alla nuova forma di vita consacrata in pieno mondo.

Il 12 marzo 1948 Pio XII emanò il *Motu proprio Primo feliciter*, che non solo chiariva la *Provida Mater,* ma su alcuni punti offriva la chiave per la sua retta interpretazione. Se la *Provida Mater* offre il fondamento giuridico degli Istituti Secolari, il *Primo Feliciter* esprime la vita dei loro membri. Qualche giorno dopo fu emanato il decreto *Cum Sanctissimus* della Sacra Congregazione dei Religiosi, che è una specie di commentario ufficiale delle direttive riguardanti gli Istituti Secolari. Cadute difficoltà e resistenze ebbe inizio un momento d’intensa vitalità creativa di forme rispondenti alla nuova vocazione. Le idee non erano ancora chiare. Si facevano dei passi in avanti, poi si sostava, poi anche si retrocedeva, tentando un’interpretazione esatta del concetto di secolarità.

C’è voluto il Concilio Vaticano II per affermare esplicitamente alcuni principi in cui si trovano le motivazioni più profonde e valide della vocazione dei laici consacrati a Dio nel mondo, tra l’altro: il riconoscimento della dignità e dell’autonomia della “città terrena” (GS 34 e 43); la dignità dei laici e la loro missione nel mondo (LG 31-38, 41); la vocazione alla santità per tutti gli uomini (LG 39-42); una visione unitaria e grandiosa dell’universo creato e della storia umana ricapitolata in Cristo (GS 45). Sono i concetti che stanno alla base d’ogni consacrazione nel mondo: sentirli proclamare da fonte così autorevole fu per gli Istituti secolari una conferma della validità della loro vocazione. E’ nel decreto conciliare *Perfectae caritatis* all’articolo 11 che è trattato in modo specifico il tema degli Istituti secolari. Esso contiene quanto basta a definirne le caratteristiche essenziali: “non sono religiosi”; comportano una “vera e completa professione dei consigli evangelici nel mondo”; questa professione “conferisce una consacrazione”; la secolarità è il “carattere proprio e peculiare” di questi Istituti.

Nella diocesi di Verona sono presenti 15 Istituti Secolari con 1 consacrato e 118 consacrate.

Segretaria della CIIS è Ghirardini Rosita della Piccola Famiglia Francescana.

Il Vescovo accompagna il cammino degli Istituti Religiosi (CISM, USMI, CIIS) nominando un Vicario Episcopale per la Vita Consacrata che non solo partecipa agli incontri della segreteria, ma anche è accanto alle diverse comunità per un confronto, un sostegno, un aiuto nel discernimento in armonia con gli orientamenti della Chiesa Locale.

  • FIGLIE DELLA REGINA DEGLI APOSTOLI – FRA
  • FIGLIE DI SANT’ANGELA MERICI
  • ISTITUTO MISSIONARIE DELL’IMMACOLATA “PADRE KOLBE”
  • ISTITUTO SECOLARE MISSIONARIE COMBONIANE
  • MARIA SANTISSIMA ANNUNZIATA
  • MISSIONARIE DEGLI INFERMI “CRISTO SPERANZA”
  • PIA UNIONE OBLATE DELLA CHIESA
  • PIA UNIONE OBLATE SACERDOTALI
  • PICCOLA FAMIGLIA FRANCESCANA
  • PICCOLE APOSTOLE DELLA CARITÀ
  • VOLONTARIE DELLA CARITÀ
  • SPIGOLATRICI DELLA CHIESA

 

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