Una terra da abitare e custodire

Settimana di formazione del SAE sulla Custodia del Creato

È in corso a Camaldoli la 60ª Sessione di formazione promossa dal Segretariato attività ecumeniche SAE che quest’anno concentra l’attenzione sul tema del Creato a partire dal titolo “Una terra da abitare e custodire” accompagnato dal versetto biblico Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse (Gen 2, 15).

L’evento si articola in momenti di riflessione, incontro, preghiera e convivialità, secondo lo stile che da sessant’anni caratterizza le sessioni Sae e che anche quest’anno metterà a confronto cristiani delle diverse confessioni, ma anche esponenti di diverse religioni. Quasi duecento i partecipanti da ogni regione d’Italia, laiche, laici, presbiteri e religiosi di diverse confessioni cristiane che hanno hanno aperto le giornate di formazione con una preghiera ecumenica alla Trinità: il Creatore dell’universo, il Figlio morto e risorto, lo Spirito che conduce alla giustizia.

Nella giornata di oggi 30 luglio è intervenuto anche il vescovo Mons. Domenico Pompili all’interno della sessione dedicata al tema delle Chiese in dialogo per la salvaguardia del creato, affiancato dal sacerdote ortodosso Vladimir Laiba e dalla Pastora Valdese Letizia Tomassone moderati da Marina Serio.

La sessione si concluderà sabato 3 agosto con la sintesi finale di Erica Sfredda, presidente SAE e Simone Morandini del Comitato Esecutivo SAE .

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