Raccontare il bene, veicolare la solidarietà, impegnarsi sul campo: il premio Natale Ucsi dal 1994 promuove la comunicazione sociale portata avanti con passione e concretezza, impreziosendo l’edizione del trentennale con il riconoscimento speciale “Giornalisti e società” conferito al cardinale Gianfranco Ravasi.
Stefano Filippi, presidente Ucsi Verona, sezione promotrice del premio, ha posto l’accento sulla ricorrenza e sulle persone che hanno ideato e cresciuto l’iniziativa: «Il 2024 rappresenta un anniversario per noi molto importante, felici di essere riusciti a mantenere immutati, edizione dopo edizione, i princìpi ispiratori dei giornalisti dell’Ucsi veronese che diedero corpo al premio, tra cui Giuseppe Faccincani, al quale è intitolato e di cui l’anno scorso abbiamo ricordato il centenario della nascita. Un ulteriore ricordo va a don Bruno Cescon, mancato lo scorso anno, al socio Carlo Caporal e al collega Riccardo Bonacina di “Vita”, premiato nel 2012, di cui voglio citare una frase: “Siamo regalo gli uni agli altri”. Vero: siamo un dono reciproco, se c’è un dono, c’è un donatore. Il nostro riconoscimento ha dato voce ad un’Italia reale, ha fatto conoscere storie di gratuità e condivisione e continua ad incoraggiare i giornalisti che raccontano il bene».
In tempo di premiazione, ha calamitato la platea l’eloquenza del cardinale Gianfranco Ravasi, protagonista, il precedente 13 dicembre, di una lectio magistralis, ospite del vescovo di Verona Domenico Pompili, anche qui presente.
Ravasi si è detto molto contento di avere ricevuto il premio Natale Ucsi: «È un riconoscimento profondamente connesso alla mia dimensione giornalistica. Scrissi il primo articolo per il quotidiano cattolico “L’Italia” nel 1971 e da allora si è aperto un fiume di testi. L’articolo è costituito di parole, elemento incisivo e decisivo per l’essere umano, che attraverso esse definisce sé stesso e il mondo. In quanto filologo come formazione e attività di insegnamento, ho avuto sempre interesse nell’approfondire il senso delle parole». Al riguardo, Ravasi ha rievocato il “Faust” di Goethe, il quale è intento a tradurre dal greco al tedesco l’inizio del Vangelo di Giovanni, cioè la frase che per noi è “in principio era il verbo”. «L’originale greco è “logos”. Dapprima Faust usa l’espressione “das Wort”, la parola, ma non gli sembra adeguata. Quindi sceglie “der Sinn”, il significato. È ciò che si deve leggere anche nei nostri giornali: senso, non chiacchiere. Poi la traduzione si evolve ancora e il “logos” diventa “die Kraft”, la potenza. Infine, la traduzione si completa con “die Tat”, l’atto. Quindi la parola esprime senso, forza e azione. È il significato ultimo dello scrivere. Condivisi questa riflessione con Enzo Biagi e Indro Montanelli, che ebbi come amici quando abitavo a Milano, ed entrambi hanno riconosciuto che questa è la dimensione completa di un giornalista».
Per ringraziare chi gli ha assegnato il premio, il porporato ha usato la lingua ebraica, biblica, e ha detto: «Todàh, termine che con radice duplice vuol dire “io ti ringrazio” e al tempo stesso “io lodo, do onore a chi mi sta di fronte”».
I VINCITORI E LE MOTIVAZIONI – I nominativi individuati sono stati selezionati dalla giuria – composta dal presidente dell’UCSI di Verona, Stefano Filippi, dal vicepresidente Tarcisio Caltran, da soci dell’UCSI Verona, UCSI Trento e UCSI Veneto – tra le 135 candidature giunte da testate nazionali e locali, dai periodici, settimanali cattolici, emittenti TV e radio di tutta Italia.
Riconoscimento speciale della giuria
Cardinale Gianfranco Ravasi, premio “Giornalisti e società, la professione giornalistica al servizio dell’uomo” della Conferenza Episcopale del Triveneto (CET)
Premi principali
Rachele Turina (Gazzetta di Mantova), Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla Stampa
Riccardo Cavaliere (RaiNews24), Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla TV
Maria Luisa Merolla (Radio1 Rai), Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla Radio
Riconoscimenti speciali
Filippo Cappelli, scuola di giornalismo Luiss, Targa Athesis, Gruppo Editoriale Athesis
Roberta Ragni (GreenMe), premio “Genio della donna” – Fondazione BPV
Menzioni
Roberto Mazzoli, (Avvenire), menzione Premio UCSI – Fondazione Cattolica alla Stampa