Gestire un archivio ecclesiastico

Per avere le linee guida ed informazioni nella gestione di un archivio ecclesiastico, comprenderne il valore, promuoverne la tutela, prevederne la catalogazione e pensare alla sua valorizzazione.

TIPOLOGIE DI ARCHIVI

Un archivio ecclesiastico è la raccolta ordinata e sistematica di atti e di documenti prodotti e ricevuti da enti pubblici ecclesiastici eretti nell’ordinamento canonico o da persone esercitanti nella Chiesa una funzione pubblica.

L’archivio nasce e si sviluppa a servizio della persona o dell’ente che lo produce. Di regola solo l’archivio storico (cf. can. 491, § 2), in quanto bene culturale, diventa accessibile agli studiosi, secondo le norme emanate dalle competenti autorità (cf. can. 491, § 3).

In generale, il riferimento è al can. 492, § 1 che recita: “Il Vescovo diocesano abbia cura che anche gli atti e i documenti degli archivi delle chiese cattedrali, collegiate, parrocchiali e delle altre chiese che sono presenti nel suo territorio vengano diligentemente conservati e che si compilino inventari o cataloghi in due esemplari, di cui uno sia conservato nell’archivio della rispettiva chiesa e l’altro nell’archivio diocesano“.

Nella pratica, si distinguono tre tipologie:
archivio corrente;
archivio di deposito temporaneo;
archivio storico.

 


TUTELA

La prima forma di tutela degli archivi ecclesiastici è la conoscenza. La conoscenza trova la sua espressione concreta nella catalogazione dei beni librari e documentari contenuti nelle raccolte e negli archivi, che deve essere fatta secondo criteri e modalità condivise a livello regionale e nazionale.

Nell’ambito dei beni archivistici, l’Ufficio Nazionale Beni Culturali Ecclesiastici cura i rapporti istituzionali con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, con la Direzione Generale Archivi (DGA), con l’Istituto Centrale Archivi (ICAR) e con le Soprintendenze sul territorio.

 

Il riferimento per la Diocesi di Verona per i progetti di catalogazione e per azioni di tutela è il Servizio Beni culturali ed ecclesiastici.

 


RESTAURO

Negli ultimi anni, grazie a una maggior sensibilità verso il patrimonio archivistico-librario presente nelle parrocchie, sono molte le iniziative di restauro su questa tipologia di beni. Premesso che si tratta di beni soggetti a tutela, se si rende necessario un intervento su una collezione archivistica o libraria (sia essa un volume, un faldone, un fascicolo o un singolo documento), con più di 50 anni e con un interesse culturale dichiarato, è necessario contattare il Servizio Beni culturali ed ecclesiastici per una valutazione preventiva e per avviare l’iter necessario.

Si ricorda che la normativa in vigore su questa tipologia di beni culturali, è la stessa che regola la tutela e la conservazione dei beni culturali mobili, in particolare il riferimento è il D.lg. n°42 del 22/01/2004.

 


RIPRESE FOTOGRAFICHE E ACCESSO AGLI ARCHIVI PARROCCHIALI

Gli Uffici congiunti della Cancelleria, dei Beni culturali ecclesiastici e della Sezione amministrativa della Curia diocesana di Verona, a seguito delle continue richieste da parte di istituzioni, associazioni e privati presso alcune parrocchie ed enti ecclesiastici diocesani circa la possibilità di operare riprese fotografiche e cinematografiche all’interno delle chiese e di accedere e scansionare documenti archivistici e bibliografici, ricordano che tali operazioni devono avere la regolare autorizzazione dell’ordinario diocesano, affinché possa essere valutata preventivamente la bontà dell’iniziativa di valorizzazione del bene culturale.

Si invita pertanto a segnalare eventuali contatti e richieste e a non firmare convenzioni senza il parere degli uffici competenti della Curia diocesana.

Leggi la comunicazione ufficiale ai presbiteri

 


CATALOGAZIONE

La Diocesi di Verona nel 2017 ha partecipato al “Bando Archivi” della Fondazione Cariverona ottenendo un sostegno economico per la realizzazione del progetto “Memoria e trasmissione. Archivi ecclesiastici veronesi in rete”.

 

 

 

condividi su