Domenica 21 luglio il vescovo si è recato a Lugo per celebrare la Santa Messa in occasione della festa patronale di Sant’Apollinare.
Riprendendo il passo del vangelo in cui Gesù aveva chiamato i suoi per un momento di riposo e poi invece approda in barca su una spiaggia dove ci sono moltissime persone ad attenderlo, mons. Pompili ha osservato come Gesù non perda di pazienza, ma si commuova nel vedere tutta questa gente come pecore senza Pastore.
«Che cosa fa allora Gesù?» ha chiesto quindi il Vescovo.
«Non fa, ma si mette ad insegnare. Gesù non ha semplicemente fatto, Gesù ha anche rivolto la parola, ed ecco l’ultima strada per trovare il riposo: la strada dell’ insegnare. In-segnare significa individuare dei segni che ci aiutino a camminare per la strada della vita. Gesù è stato maestro perché non ha semplicemente fatto, ma ha anche in-segnato. Chi è che ha inciso nella nostra vita?
Coloro che ci hanno insegnato, che hanno perso tempo con noi, quelli che hanno trascorso anche nel gioco tempo con noi, quelli che ci hanno offerto, attraverso la parola una possibile strada per vivere, quelli per i quali nutriamo una gratitudine che mano a mano che passa il tempo si ingigantisce».
«Sono le persone che ci hanno rivolto la parola e questo non vale solo per gli uomini, questo vale anche nei riguardi di Dio. Anche Dio ci rivolge la sua parola nella Sacra Scrittura. La vera pace si trova soltanto quando il nostro ri-posare significa posare di nuovo il nostro io in relazione a noi stessi, in relazione agli altri, in relazione a Dio».