In vista della Giornata della Memoria del 27 gennaio, emerge con forza la necessità di confrontarsi sui temi del male e del bene, ancor di più in questo cruciale momento storico in cui sia assiste a quella che ormai papa Francesco definisce “guerra globale”. La Chiesa di Verona si sta incamminando verso il grande appuntamento che vedrà lo stesso papa Francesco prendere parte ad un’ampia riflessione sulle tematiche di giustizia e pace.
Nei prossimi giorni saranno presentati due libri che, seppur nella diversità di genere – tra indagine giornalistica e reportage storico quello di Francesco Comina e a metà tra saggio filosofico e romanzo quello di Giovanni Pernigotto – offrono la possibilità di approfondire il grande tema della responsabilità personale davanti alle ingiustizie e alle violenze del mondo.
La lama e la croce. Storie di cattolici che si opposero a Hitler
LIBRERIA EDITRICE VATICANA
di Francesco Comina, giornalista
📌 Venerdì 19 gennaio, ore 20.30 al Monastero del bene comune – Sezano, Via Mezzomonte 28 Verona
📌 Venerdì 26 gennaio, ore 20.45 nella Sala Civica di San Bonifacio
📌 Sabato 27 gennaio, ore 10.00 nella Sala consiliare di Fumane
📌 Domenica 28 gennaio, ore 9.30 nella Sala consiliare di Sommacampagna
Il libro-inchiesta raccoglie una serie di storie di cattolici che si opposero al nazismo fino al sacrificio della vita. A metà tra indagine giornalistica e reportage storico, il testo porta a conoscere da vicino alcuni personaggi noti, come i beati Franz Jägerstätter e Josef-Mayr-Nusser, altri ancora sconosciuti come il giovanissimo Walter Klingenbeck, ghigliottinato nel 1943, ed altre figure poco note al grande pubblico come Eva Buch, Maria Terwiel e Heinrich Dalla Rosa.
Processo al male. Tre storie per un giudizio
LA CITTADELLA EDITRICE
di Giovanni Pernigotto, docente di teologia morale e Vice Direttore Caritas Diocesana di Mantova.
📌 Giovedì 25 gennaio, ore 18.00 – Aula Magna di Fondazione Toniolo – Via Seminario 8
Dialogano con l’autore: Carlo Matteo Callegaro e Lucia Vantini.
Del male è meglio non parlare. È un tema delicato, scomodo e suscettibile di troppi fraintendimenti. E poi, a quale male ci riferiamo? Alla malattia fisica, che sconvolge il corpo e altera la mente? Al male morale, che chiama in causa le ingiustizie di ogni tempo e la nostra presunta libertà? O al male radicale, riferito al senso stesso dell’esistere umano e cosmico? Da qualsiasi lato la si affronti, la questione del male appare intrattabile.
L’idea stessa di un “processo al male”, quindi, suona quantomeno singolare. Eppure, a dispetto di tali obiezioni, le indagini avranno comunque luogo. Prendendo spunto dai racconti dello scrittore francese Eric-Emmanuel Schmitt, i testimoni saranno convocati e ascoltati, accusa e difesa si affronteranno nel dibattimento e una sentenza verrà emessa. A metà tra il saggio filosofico e il romanzo, il libro interpella direttamente il lettore, invitandolo a entrare nel vivo dell’azione drammatica, diventandone protagonista.