Sabato 29 giugno, alle ore 18.15 presso la chiesa di San Giovanni Battista di Brenzone sul Garda, viene presentato il restauro del dipinto cinquecentesco del Cristo Risorto, realizzato per desiderio dei famigliari di don Vittorio Sartori in sua memoria.
L’incontro s’inerisce nelle festività del patrono San Giovanni Battista e vede gli interventi di Francesca Meneghetti della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio, Cristiana Beghini dell’Ufficio Beni Ecclesiastici della diocesi e le restauratrici Veronica Barbera e Micaela Sgrò. Don Gabriele Avesani introduce al tema teologico rappresentato nel dipinto.
Trattasi di dipinto su tela di pittore veronese ignoto, risalente al XVI secolo e collocato sulla parete sud della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista di Brenzone sul Garda.
La tela era originariamente centinata, poi ampliata in forma rettangolare, probabilmente durante il rifacimento ottocentesco della chiesa; l’esecutore dell’aggiunta non ha tenuto conto dell’impianto prospettico del dipinto originale sulla croce, che sulla sommità presenta un’innaturale distorsione.
Il dipinto raffigura in primo piano il Cristo Risorto dal corpo statuario, che regge con il braccio sinistro la croce, mentre con la mano destra indica la ferita sul costato dalla quale zampilla il sangue che cade in un calice posto vicino ai piedi, cui corrisponde un secondo calice. Sopra il capo del Cristo è presente la colomba dello Spirito Santo. Ai piedi del Cristo il prato erboso è ricco di specie botaniche particolarmente dettagliate, mentre sullo sfondo è presente un paesaggio molto esteso dove vengono descritte in maniera quasi miniaturistica le fasi salienti della passione (salita al Calvario, crocifissione, ritrovamento del sepolcro vuoto); si intravede un paesaggio montano con un lago e una città fortificata (forse Gerusalemme).
Il restauro è stato finanziato integralmente dalla famiglia di don Vittorio Sartori (1934-2018), in memoria del proprio caro, per molti anni parroco di Cisano, ma rimasto sempre molto legato a Brenzone sul Garda, suo paese d’origine. Sulla scia di questo restauro, la parrocchia ha dato avvio ad una raccolta fondi per il restauro di un’altra tela presente nella stessa chiesa parrocchiale e dedicata alla visita di Maria a Santa Elisabetta e alla trasfigurazione.
