Presentato il restauro del crocifisso del Veneziano

Sabato 3 dicembre nella sala Zanotto della basilica di San Zeno, è stato presentato il restauro del Crocifisso di Lorenzo Veneziano, capolavoro della pittura gotica.

L’inaugurazione si è conclusa all’interno della basilica , con lo ‘svelamento’ in diretta dell’opera, che è collocata in controfacciata, e con una benedizione del Vescovo Domenico Pompili.

Leggi il discorso del Vescovo Domenico

Il restauro è stato finanziato da Chiese Vive, ente no profit che si occupa della gestione e della valorizzazione della stessa San Zeno, oltre che delle chiese di Santa Anastasia, San Fermo e del complesso del Duomo, ed ha tra le proprie finalità anche il recupero ed il restauro del patrimonio di beni ecclesiastici della Diocesi.

La Croce, dipinta intorno al 1356/59 su fondo oro e decorata da un’elegante seppur lacunosa cornice fogliacea, mostra al centro la raffigurazione di Cristo morto e, al limite dei due assi, quattro medaglioni trilobati. In quello superiore compare Dio Padre che invia la colomba dello Spirito Santo; ai lati stanno, addolorati, i testimoni della Crocifissione, la Madonna e il discepolo prediletto, che la tradizione indica in San Giovanni Evangelista; in basso è inserita una rappresentazione del Golgota con il teschio di Adamo mentre, in scala minore, sono inginocchiati due offerenti. L’uno è ritratto in vesti laicali mentre l’altro è riconoscibile come un frate domenicano dall’abito e dalla tonsura.

Proprio la sua presenza ha fatto ipotizzare la provenienza dell’opera dalla chiesa veronese dei domenicani, che era Santa Anastasia, tra l’altro antica stazione per le celebrazioni della domenica di Pasqua che ancora custodisce una tela dello stesso artista (la Madonna dell’umiltà nella cappella del Rosario). Probabilmente il Crocifisso ligneo, di notevoli dimensioni (448×347 cm), era issato sopra il tramezzo in muratura che divideva l’interno dello spazio sacro, ben esposto alla devozione e alla preghiera dei fedeli.

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