Missione e ritorno

I giovani si raccontano con uno sguardo al futuro

Centro missionario diocesano. Centro di pastorale giovanile, Caritas diocesana e Migrantes, hanno organizzato una serata dedicata ai giovani che in estate hanno vissuto esperienze brevi di missione. Esperienze sia diocesane che con vari istituti religiosi.

La serata ha visto la partecipazione di circa 40 giovani che davanti ad un aperitivo, si sono confrontati e raccontati tra loro, visto che il ritorno dalla missione non è mai semplice. L’equipe organizzativa del Centro missionario diocesano li ha aiutati attraverso alcune dinamiche a rielaborare il viaggio, a guardarsi dentro, a vedere quali aspettative avevano prima di partire, quali emozioni forti hanno vissuto in missione e cosa sono riusciti a portare a casa, per raccontarlo a famiglie e amici. E poi c’è stato spazio anche per iniziare a rispondere a una domanda che tutti i giovani che tornano da esperienze brevi di missione si fanno una volta tornati a Verona. E adesso? E l’adesso riguarda le esperienze in diocesi dedicate ai giovani rientrati: Missio Giovani del Cmd, il progetto “To stay is to make a difference!” della Caritas, senza dimenticare le proposte degli istituti religiosi, Don Calabria su tutti con il percorso Missioniamoci.

Presente alla serata missionaria anche mons. Domenico Pompili, vescovo di Verona, che dopo aver raccontato ai quaranta giovani presenti del suo viaggio in Vietnam di qualche mese fa, ha voluto dar loro un consiglio preciso: «Fate parte di una diocesi che è missionaria nel profondo. Lo dice la sua storia, gli istituti religiosi che la vivono, ma anche il suo presente e le proposte che vengono fatte. Voi giovani potete scegliere di vivere queste proposte come un Erasmus universitario, in maniera formativa e che non va nel profondo, oppure in maniera estrema, dedicando la vita nel lavoro, nel fare, nel costruire cose materiali. Oppure c’è la via di mezzo, che è quella che vi si addice di più: quella dell’incontro con l’altro, della relazione, della scoperta di Chiese sorelle, della collaborazione con loro e del ponte con la vostra diocesi. È lì che voi siete chiamati a stare, in questo centro che incarna lo spirito del missionario fidei donum».

 

 

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