Il vescovo Domenico Pompili ha presieduto nella Cattedrale di Verona la Veglia e la Messa nella notte di Natale.
Nell’omelia ha evidenziato come Dio non si ritira dal mondo ma entra nella storia con una presenza carnale, reale, tangibile e basta questo per rientrare nel mondo e sentirlo finalmente a nostra misura, non senza un pizzico di umorismo. Se infatti l’altissimo si fa così bassissimo, se Dio si fa bambino, allora non dobbiamo necessariamente diventare tutti super uomini o detto in modo più infantile supereroi! Basta diventare uomini.
Questo il segno inconfondibile della nostra umanità secondo Pompili: un pizzico di umorismo, che non è l’ironia sfrezzante o il sarcasmo amaro; si tratta, invece, di fare dello spirito, cioè essere spiritosi, cosa che richiede un senso di distacco, di trascendenza che conferisce una luce differente alle persone, alle cose, agli avvenimenti. Una luce che viene dall’alto, benevola, simpatica, ma anche intelligente e sovversiva. Per questo il Vescovo ha fatto riferimento a una fulminea affermazione che negli ultimi anni spesso viene riproposta: “Dio esiste ma non sei tu, rilassati!”.
Quindi i fedeli sono stati invitati a guardare il Bambinello e a pensare a quel Dio che se ne ride nei cieli visto che si palesa sotto le sembianze di un cucciolo di uomo per sorriderci davvero!
L’invito finale del vescovo, riprendendo anche le parole di san Tommaso Moro che chiede a Dio il dono del buon umore, è a prendere la vita sul serio, ma nel vero senso di questa affermazione, che vuol dire anche comprendere come a partire dall’incarnazione del Figlio di Dio non ci è consentito di ritirarci dal nostro spazio umano.