Domenica 4 agosto, memoria di San Giovanni Maria Vianney patrono di tutti i parroci del mondo e modello di tutto il clero,
il vescovo Domenico Pompili ha pubblicato una lettera al clero di Verona
Cari fratelli, presbiteri e diaconi,
mai dare per scontato che il “sì”, attraverso il quale abbiamo risposto alla chiamata del Signore, sia dato una volta per sempre. Dobbiamo alimentarlo, prendercene cura, custodirlo. Più che di un impegno ulteriore si tratta però di uno stile da assumere. Lo stesso Papa Francesco, nella sua Lettera ai sacerdoti in occasione del 160° anniversario della morte del Santo Curato d’Ars (4 agosto 2019), chiama ciascuno di noi a “trovare il proprio posto” anche nella inevitabile fragilità che ci accompagna, permettendo “che Gesù la trasformi e ci proietti in continuazione verso la missione. Non perdiamo la gioia di sentirci “pecore”, di sapere che Lui è nostro Signore e Pastore”.
È in questo spirito che desidero convocare in assemblea, presbiteri e diaconi insieme, consapevole almeno come voi che la storia che stiamo vivendo richiede un profondo ripensamento della nostra fede, anche del nostro modo di viverla e di servirla. A tal proposito, il tema proposto, “Come essere preti e diaconi oggi?”, ha come finalità quella di operare un discernimento su come vivere e custodire, in quanto ministri ordinati, l’essenziale della fede nella complessità del tempo presente. Il tutto attraverso uno stile partecipativo, fatto di ascolto e di confronto secondo la metodologia della conversazione nello Spirito.
L’incontro lo vivremo nella giornata di mercoledì 9 e nella mattinata di giovedì 10 ottobre, (nella modalità del programma e secondo le indicazioni che vi verranno inoltrate a breve), nella chiesa dell’ex seminario di San Massimo. Confido nella vostra partecipazione! La nostra gente saprà comprendere bene il motivo della nostra assenza dalle comunità in quei giorni. Come scriveva, infatti, il santo Curato d’Ars: “Chi non ha tempo da perdere per Dio, perde il suo tempo”.
Domenico, Vescovo
Verona, 4 agosto 2024, S. Giovanni Maria Vianney
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