In 35 su barche a due posti: primo giorno per i veronesi in canoa verso Lisbona

Percorsi i primi 18 chilometri: «Siamo in zone bellissime e incontaminate»

 

Primo giorno in canoa per i 35 ragazzi veronesi che stanno raggiungendo Lisbona, sede della Giornata mondiale della gioventù, pagaiando sul fiume Tago. Partenza di buon mattino alle 6,30 da Villa Velha de Rodao, per arrivare – dopo 18 chilometri – a Fradel, sempre a nordest di Lisbona. «Siamo in mezzo al nulla, una natura bellissima e selvaggia, e sta andando tutto benissimo. Una bellissima avventura, anche grazie alla preparazione e alla simpatia della nostra guida locale, Gonzalo, che in passato ha fatto canoa a livelli professionistici ed ora svolge questo lavoro di accompagnatore turistico» spiega Luca Melchiori, 22 anni di Valeggio sul Mincio, studente universitario a Trento, uno dei 35 veronesi che, su canoe da due posti, stanno scendendo verso Lisbona dove vivranno il loro incontro con un milione di giovani di tutto il mondo insieme a papa Francesco. A guidare il gruppo due sacerdoti, don Claudio Tumolo, vicario parrocchiale di Negrar, e don Nicola Moratello, segretario del vescovo Domenico; oltre a Melchiori, altri 7 canoisti vengono dalla parrocchia di Valeggio.

Arrivati venerdì sera a Lisbona con volo da Milano Malpensa, i 35 canoisti hanno preso confidenza con la vita di gruppo a Villa Velha de Rodao dove, all’imbrunire, hanno tenuto un momento di riflessione e di condivisione per prepararsi all’avventura. Sul posto erano già arrivati i volontari che assistono i giovani, con cucina da campo e il tutto necessario.

 

In un momento di riflessione Don Tumolo ha sottolineato il significato profondo di vivere un’esperienza di pellegrinaggio proprio con un mezzo e un luogo particolare, la canoa lungo un fiume: «In canoa si viaggia in coppia e questo significa che è necessario imparare il ritmo dell’altro, aiutarsi reciprocamente nei momenti di difficoltà. È inoltre un modo per mettersi in gioco, e per qualcuno di voi – ha spiegato don Tumolo ai ragazzi – questo potrà essere destabilizzante, ma vi è chiesto di lasciare le vostre sicurezze e come, l’acqua che scorre del fiume, a non essere stagnanti ma in cammino, sempre oltre, sempre avanti, in ricerca di un approdo».

Non è la prima volta che il Centro di pastorale giovanile organizza un’iniziativa di questo genere: già nella Giornata della gioventù di Cracovia, in Polonia, nel 2016, venne organizzato un gruppo di pellegrini in canoa così come per il Giubileo dei giovani a Roma nel 2018. Complessivamente i canoisti veronesi percorreranno 100 km per complessivi 6 giorni di fiume, per arrivare venerdì a Lisbona dove si uniranno agli oltre 1200 veronesi che vivranno l’esperienza della kermesse giovanile.

 

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