Al caro Fratello
Mons. Domenico POMPILI
Vescovo di Verona
In occasione della Rassegna «Poeti sociali – Itinerari di pace», desidero rivolgere ai promotori e ai partecipanti il mio cordiale saluto, auspicando che, di fronte alla paura, al dominio della forza e allo spirito dell’odio, l’evento possa diffondere un messaggio di speranza. I poeti sociali, infatti, hanno la capacità e il coraggio di creare ottimismo laddove appaiono solo scarto, tensioni e sofferenze.
La tragica attualità delle guerre in corso, il loro protrarsi nel tempo, potrebbero far credere che la pace è un’illusione e che la guerra non si potrà mai scongiurare. D’altra parte, la pace è una relazione con noi stessi, con Dio, con l’altro, con la storia e con l’ambiente, perché inizia con l’incontrare e condividere il dolore altrui. La pace richiede coraggio e determinazione nel contrastare il male, l’indifferenza e l’ingiustizia. Pertanto, vi incoraggio a portare nelle famiglie, nei luoghi di lavoro, negli ambienti sociali ed ecclesiali, nelle molteplici responsabilità di ogni giorno la cultura e la pratica della concordia e della fraternità, rifuggendo da esperienze e atteggiamenti discriminatori e violenti.
Siate artigiani della pace mediante un impegno serio e costante che coinvolga tutti: «Con i nostri stili di vita quotidiana possiamo essere fermento efficace di pace, promuovendo una vera amicizia sociale, il rispetto per la dignità di ogni persona, a partire dai più poveri e fragili» (Enc. Fratelli tutti, n.231). Con tali voti, assicuro volentieri il mio orante ricordo, affidando i propositi e i vostri progetti di bene all’intercessione della Vergine Maria e di san Zeno e nel chiedere per favore di pregare per me, di cuore invio la mia Benedizione.
Fraternamente
Francesco
Roma, San Giovanni in Laterano, 11 ottobre 2024