31 dicembre

Il grazie della Chiesa di Verona

Il Te Deum

Grazie! 

Questo il sentimento e l’atteggiamento che la liturgia propone per la fine dell’anno civile

Come da tradizione, le comunità cristiane si sono ritrovate la sera del 31 dicembre per innalzare la lode al Signore con le parole del Te Deum.

Il vescovo Domenico Pompili lo ha fatto nella chiesa cattedrale.

Nell’omelia ha invitato a riflettere sul tempo ricordando che Sant’Agostino aveva affermato che il tempo siamo noi.

Ha aggiunto:

La fine di un anno è il momento di bilancio e prospettiva: cercare di conoscere ciò che c’è stato di errato quello che ha impedito l’accesso a noi, agli altri, a Dio.  Dovrebbe essere questo il momento nel quale finalmente comprendere se davvero siamo progrediti in questo tempo oppure semplicemente siamo invecchiati. Siamo noi uomini il tempo! Con questa affermazione Agostino voleva smarcarsi non solo dal pessimismo dei criticoni del suo tempo ma anche dalla religione pagana che faceva del tempo di Kronos ciò che tutto genera e al tempo stesso tutto divora, divira i suoi stessi figli.

Chiedendosi quale indicazione offrire per “un mondo che sembra conoscere soltanto la violenza come metodo di autoaffermazione e addirittura la guerra come strumento per rimettere in ordine le cose” ha evidenziato come molti usino male il tempo, senza lasciarne a Dio né a se stessi.

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