Tripla festa di San Martino con il vescovo Domenico, che ieri ha presieduto le celebrazioni del patrono, S. Martino di Tours, in tre differenti parrocchie diocesane.
La prima a Legnago, domenica 10 novembre, dove ha inaugurato anche la ristrutturazione del Teatro Salus. Prendendo lo spunto dal Vangelo della povera vedova che dà due spiccioli al tempio, ha fatto notare come Gesù sia attento a ciò che facciamo con i
l cuore e come ciò sia la cosa più importante agli occhi di Dio. «Gesù – ha osservato il Vescovo – loda la vedova che si è sbilanciata dando tutto ciò che aveva per vivere, perché dare il superfluo non è amare e neppure avere fede. Per cambiare le cose occorre sbilanciarsi, come ha fatto anche San Martino».
Durante la seconda celebrazione eucaristica, svoltasi l’11 novembre a Negrar, il Casante dell’Opera don Calabria ha donato una preziosa reliquia del sangue di San Giovanni Calabria al parroco di Negrar che la collocherà in modo definitivo nell’ altare del Sacro Cuore.
Infine la terza festa si è svolta a Volargne dove, assieme alla Messa, è stata inaugurata e benedetta dal vescovo Domenico la nuova illuminazione della chiesa.
Qui mons. Pompili ha osservato come oggi siano pochi coloro che chiedono l’aumento della fede, come se non ce ne fosse bisogno. Invece, c’è un grande bisogno di fiducia nella vita e in Dio senza le quali si finisce per credere a tante sciocchezze come la fortuna o le stelle.
«Anche San Martino come noi oggi – ha detto il Vescovo – si è trovato in un momento in cui il mondo sembrava essere ad un passo dal baratro, ma è stato capace di offrire una visione di fede comune e, con la sua evangelizzazione, ha cambiato anche l’ambiente esterno migliorando la qualità della vita come fecero i monaci benedettini. Perché chi crede non è solo colui che prega, ma colui che trasforma la realtà».