È stato firmato oggi, nella Sede della Fondazione Antiusura Beato Giuseppe Tovini in Via Seminario, 8 a Verona, il rinnovo per altri tre anni della convenzione tra la Fondazione Antiusura, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum, per facilitare l’erogazione di finanziamenti a favore di persone con difficoltà di accesso al credito e in condizioni di sovraindebitamento, residenti nel territorio e che la contingente situazione economica ha messo ulteriormente in difficoltà. Grazie alla convenzione sottoscritta nel 2018 in Veneto sono state già aiutate 22 famiglie con un’erogazione di oltre 142.000 euro.
«La collaborazione tra la Fondazione Tovini Antiusura e le banche, come Banca Mediolanum, – sostiene Giorgio Zaffani, Presidente Fondazione Antiusura Beato Giuseppe Tovini – riveste un’importanza strategica non solo per il sostegno alle famiglie indebitate, ma anche per il beneficio sulla collettività. La nostra attività si concretizza nel metterci a disposizione delle persone in stato di fragilità e a farlo con carità e giustizia. Tutto ciò attraverso l’impegno dei nostri volontari che condividono la loro alta esperienza professionale, frutto di molti anni di lavoro. Difatti la rinascita da situazioni di indebitamento si realizza anche attraverso un percorso di accompagnamento e consulenza».
«È necessario che le banche ascoltino il territorio – dichiara Giovanni Pirovano, Presidente di Banca Mediolanum – e che svolgano il loro ruolo sociale nel contrastare il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria di famiglie perbene, ma definite non bancabili. Con questa responsabilità la Banca ha deciso di rinnovare l’impegno in Veneto firmando la recente convenzione e riconoscendo l’importanza di farsi carico di una parte delle disuguaglianze economiche della comunità. Definiamo il “prestito di soccorso”, giunto ai suoi primi 15 anni di attività, un atto concreto di responsabilità sociale, un processo di indebitamento responsabile che può aiutare le persone a rientrare a pieno titolo nel circolo virtuoso della vita, restituendo loro la dignità civica e sociale».
Nell’attuale contesto economico e sociale, con oltre 5,7 milioni di persone che versano in condizioni di povertà assoluta, sono sempre più vaste le aree di vulnerabilità. Con l’obiettivo di prevenire il ricorso all’usura e facilitare l’inclusione finanziaria, Banca Mediolanum e Fondazione Mediolanum confermano l’impegno sottoscritto a fianco di Fondazioni e Associazioni antiusura diocesane e interdiocesane attive sul territorio nazionale con progetti sociali orientati al sostegno finanziario delle fasce più deboli della popolazione. Grazie al lavoro dei centri di ascolto e delle fondazioni locali vengono individuate le famiglie e segnalati i relativi casi sui quali la Banca interviene con il “prestito di soccorso”.
Dal 2009 la Banca ha permesso a 740 persone, più della metà donne con la responsabilità del nucleo familiare, di superare il momento contingente di difficoltà economica, non solo per la possibilità di accedere al credito, ma insieme ai volontari delle fondazioni locali, aiutando le famiglie a gestire in modo consapevole il proprio bilancio familiare.
Con l’odierno rinnovo della convenzione di durata triennale (rinnovabile), Banca Mediolanum
- conferma, a disposizione della Fondazione Antiusura Beato Giuseppe Tovini, una linea di credito rotativa con plafond di 300.000 euro che verrà utilizzata per accordare prestiti con rimborso rateale a soggetti in difficoltà, individuati grazie all’attento lavoro della Fondazione in stretta collaborazione soprattutto con i Centri di ascolto del territorio;
- si impegna ad erogare prestiti rateali a soggetti considerati non bancabili con durata massima di 5 anni (60 mesi) – nei limiti del plafond rotativo sopra indicato – per un importo massimo per ogni singolo finanziamento di euro 20.000.
Su tutto il territorio nazionale sono 15 le Fondazioni associate alla Consulta Nazionale Antiusura “San Giovanni Paolo II” con cui la Banca ha stretto accordi garantendo l’impegno nelle seguenti regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Sardegna, Emilia-Romagna, Lazio, Sicilia, Campania, Calabria, Puglia, Abruzzo e Toscana mettendo a disposizione un plafond rotativo complessivo di euro 4.750.000.