Da Verona un “Grido per la Pace”

Anche da Verona si alza un “Grido per la Pace”. La Diocesi di San Zeno, sulle orme di Papa Francesco, ha proposto un doppio appuntamento all’insegna della fratellanza e della pace tra i popoli e le culture.

Grande partecipazione, lo scorso venerdì sera in Cattedrale, per la prima Veglia per la pace, una liturgia di preghiera presieduta dal vescovo Domenico Pompili a cui hanno aderito anche i cristiani delle altre comunità ecclesiali. E’ stata un’occasione per ricordare che la pace nasce prima dal cuore di ciascuno e si traduce sempre in azioni concrete di mitezza, apertura, disponibilità all’ascolto, capacità di disinnescare le contese e tessere la concordia.

Leggi l’omelia del Vescovo Domenico

La Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico

Molto sentito è stato anche l’incontro interreligioso della sera precedente, giovedì 27 ottobre, quando il Salone dei Vescovi ha ospitato “Disarmiamoci! Il nome del Dio in cui crediamo è pace”, un confronto in occasione della XXI Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, in cui sono intervenuti il vescovo Domenico e Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle Comunità Islamiche in Italia, che quest’anno ha scelto il Consiglio islamico di Verona come capofila nel dialogo interreligioso a livello nazionale.

Leggi l’intervento del Vescovo Domenico

 

Alcuni momenti del confronto

 


Questi due momenti intendono dare eco nella Chiesa di San Zeno agli accorati appelli del Santo Padre, che nel pomeriggio di martedì 25 ottobre ha presieduto la cerimonia di preghiera per la pace al Colosseo con i rappresentanti delle religioni mondiali, all’interno dell’evento internazionale “Il Grido della Pace – Religioni e culture in dialogo” promosso dalla Comunità di Sant’Egidio.

Anche la Chiesa cattolica che è in Verona, dunque, si è mobilitata per la pace condividendo l’impegno con sorelle e fratelli di altri orientamenti religiosi, per lanciare un segnale concreto e fattivo di apertura al dialogo e al confronto come stile e metodo operativo e per rilanciare temi e intenzioni che papa Francesco ha proposto anche nella veglia romana.

In un contesto globale sempre più lacerato da conflitti e violenze, lo sforzo comune dei credenti e dei cristiani deve essere quello di chiedere nella preghiera il dono della pace, nella consapevolezza dei problemi reali e con l’impegno di promuovere processi di riconciliazione mirati a salvaguardare in particolare i più vulnerabili e indifesi.

 

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