Concluso il convegno nazionale Caritas

Le proposte emerse

Sono tre le nuove proposte lanciate da Caritas italiana nel corso 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane dedicato al tema dei “Confini, zone di contatto e non di separazione”, tenuto si la scorsa settimana.

  • Mi fido di noi”, un progetto di microcredito per famiglie in difficoltà, con la sfida di intercettare persone e famiglie in fragilità che faticano ad accedere al credito ordinario.
  • L’azzardo non è un gioco”, una campagna per informare, sensibilizzare, prevenire e contrastare il gioco d’azzardo.
  • Liberi di scegliere”: un progetto pensato per creare una rete di supporto, costituita da istituzioni, enti ecclesiastici e sociali, per minori e donne che decidono di lasciare la famiglia di origine per sottrarsi a condizionamenti e alle violenze dovute all’appartenenza a organizzazioni criminali.

Il convegno ha visto incontrarsi e confrontarsi per quattro giorni insieme 613 tra direttori e membri di equipe provenienti da 182 Caritas diocesane di tutta Italia. Vi ha partecipato anche una delegazione di sei operatori di Verona.

L’incontro si è svolto sul confine che scorre nei pressi di Grado e Gorizia, tra Italia e Slovenia, reso permeabile dalla comune appartenenza all’Unione Europea, che però rimane a sottolineare come le differenze debbano essere valorizzate, messe in comunicazione, rese feconde. Gorizia che, tra l’altro, assieme a Nova Gorica, nel 2025 sarà Capitale europea della Cultura.

Molti gli spunti e i confronti che si sono aperti a Grado. Negli orientamenti finali il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello, ha indicato le proposte di lavoro per continuare il cammino Caritas nei prossimi mesi. Riferendosi al primo presidente di Caritas italiana, don Giovanni Nervo, ha ricordato l’importanza di capire dove «poniamo i confini», che per Caritas non sono dei limiti, ma delle «zone di contatto», «luoghi in cui fare l’esperienza della presenza di Dio perché ci permettono di aprirci agli altri e di capire che c’è Qualcuno che può fare prima, durante e dopo il nostro servizio».

Tutte le idee emerse potranno essere contestualizzate nella realtà di Caritas Verona nei prossimi mesi e inserirsi all’interno di altri progetti in cantiere.

L’anno prossimo non ci sarà il convegno nazionale di Caritas, perché il 2025 sarà l’anno del Giubileo a Roma. Per Caritas gli appuntamenti del 2025 saranno: l’8-9 marzo il Giubileo del volontariato e il 16 novembre il Giubileo dei Poveri.

Operatori di Caritas Verona a Grado
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