«Cara Unione Europea, darti del tu è inusuale, ma ci viene naturale perché siamo cresciuti con te. Sei una, sei “l’Europa”, eppure abbracci ben 27 Paesi, con 450 milioni di abitanti, che hanno scelto liberamente di mettersi insieme per formare l’Unione che sei diventata. Che meraviglia».
L’affettuoso incipit della “Lettera aperta” indirizzata all’Unione Europea dal Card. Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI, e da Mons. Mariano Crociata, Presidente della COMECE, in occasione della Giornata dell’Europa 2024, segna fin da subito il tono dell’inclusività e della collettività con cui guardare all’Europa.
«Invece di litigare o ignorarsi, conoscersi e andare d’accordo! Lo sappiamo: non sempre è facile, ma quanto è decisivo, invece di alzare barriere e difese, cancellarle e collaborare. Tu – proseguono Zuppi e Crociata – sei la nostra casa, prima casa comune. In questa impariamo a vivere da “Fratelli tutti”, come ha scritto un tuo figlio i cui genitori andarono fino alla “fine del mondo” per cercare futuro».
La lettera, che anticipa le prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e la nomina della Commissione Europea, affronta molti temi, dai valori europei e fede cristiana alle guerre in corso, dal ruolo internazionale e la tentazione dei nazionalismi ai migranti e alle loro implicazioni.
In conclusione, un invito al cammino costante di umanizzazione, basato su “memoria, coraggio, sana e umana utopia”, augurio che riprende un discorso fatto da papa Francesco nel 2016.
«L’augurio che ti facciamo, cara Unione Europea, è che questa tornata elettorale diventi davvero un’occasione di rilancio, un risveglio di entusiasmo per un cammino comune che contiene già, in sé e nella visione che proietta, un senso vivo di speranza e di impegno motivato e convinto da parte dei tuoi cittadini».