Chiese post-conciliari nella diocesi di Bari-Bitonto

Architettura, arte, liturgia e contesto urbano

Competenze condivise in un viaggio di studio

L’ufficio per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e l’ufficio per la pastorale liturgica della nostra diocesi hanno partecipato dal 23 al 27 ottobre all’iniziativa formativa “L’architettura sacra tra continuità e sperimentazione. Chiese post-conciliari nella diocesi di Bari-Bitonto” proposta dall’Ufficio Nazionale per i Beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana in collaborazione con l’Ufficio Liturgico Nazionale.

A 30 anni dalla pubblicazione della Nota pastorale “La progettazione di nuove chiese” è stata un’occasione per riflettere su come siano stati interpretati i principi contenuti nei libri liturgici in un particolare territorio diocesano.

Il percorso ha affrontato il complesso rapporto tra architettura, arte, liturgia e contesto urbano secondo molteplici aspetti ed è stato strutturato su una selezione di tredici chiese dislocate nella diocesi di Bari-Bitonto, edificate a partire dagli anni del Concilio Vaticano II fino alle esperienze costruttive di quest’ultimo decennio.

80 partecipanti tra liturgisti, architetti e storici dell’arte provenienti da 45 diverse diocesi si sono potuti confrontare in questo viaggio studio in vista del servizio che svolgono nelle diverse realtà di appartenenza.

«Oltre ad incontrare una chiesa locale» racconta Cristiana Beghini, vicedirettore dell’Ufficio Beni Culturali «è sempre bello per i nostri uffici poter condividere le diverse competenze rafforzando la dimensione ecclesiale del servizio a cui siamo chiamati».

 

Esempi di Chiese post-conciliari nella diocesi di Bari-Bitonto –foto di Cristiana Beghini

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