Domenica 2 febbraio si celebra la 47a Giornata nazionale per la vita. Il tema, nel contesto del Giubileo della speranza è «Trasmettere la vita, speranza per il mondo. “Tu sei indulgente con tutte le cose, perchè sono tue, Signore, amante della vita”. (Sap 11, 26)». Leggi il messaggio dei vescovi italiani qui.
Le iniziative nella diocesi di Verona
- Centro diocesano aiuto vita: 2 febbraio ore 11, Messa nella chiesa di Sant’Anastasia; ore 16, Concerto del Coro Alicanto nella chiesa della Santissima Trinità;
- Centro aiuto vita Bardolino: 2 febbraio ore 16, incontro di musica e testimonianze con i cori riuniti di Lazise, Cavaion, Caprino e Affi, Masci e Scout di Costermano 1; ore 18, Messa con il vicario generale;
- Centro aiuto vita San Giovanni Lupatoto: 26 gennaio ore 11, Santa Messa; ore 12.30, pranzo di beneficenza con testimonianza;
- Centro aiuto vita Peschiera: 2 febbraio, sul sagrato della chiesa, distribuzione di viole e di un volantino sui passaggi più salienti del messaggio dei Vescovi per la Giornata;
- Centro aiuto vita “Giulia” Caldiero: 31 gennaio ore 20.30, in chiesa: adorazione per la vita dell’unità pastorale; 2 febbraio distribuzione primule alle porte della chiesa e ore 16, al teatro parrocchiale: spettacolo per bambini e famiglie Scraaash con il mago Daniel e Pippa;
- Centro aiuto vita Nogara: 31 gennaio, ore 20.30, nella chiesa di Caselle: adorazione eucaristica in canto con testimonianze; 1° febbraio, ore 20.45, al teatro comunale: “Difendere la vita” testimonianza di Anna Bonetti con il patrocinio del Comune; 15 febbraio, ore 20.45, nella chiesa di Roncolevà: evento “Canta per la vita” con i cori della zona;
- Centro aiuto vita Desenzano: 16 febbraio, ore 16.30, nel teatro San Michele a Rivoltella: concerto d’arpa “Una musica per la vita” e presentazione del libro Una chat per la vita;
- Centro aiuto vita Legnago: 25 gennaio, ore 20.30, al Teatro Salus di Legnago: Festa della vita con testimonianze; 8 febbraio, ore 20.45, nella chiesa di Porto: Festival cori giovani “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”; 15 febbraio, ore 20.45, al Teatro Salus di Ca’ degli Oppi: Festival cori giovani “Trasmettere la vita, speranza per il mondo”;
- Centro aiuto vita Lugagnano: 31 gennaio, ore 20.45, Sala “Carlo Acutis” di via don Fracasso 16: Incontro “Gianna, sorriso di Dio” tenuto dai coniugi Angelo e Loretta Venturelli.
- Unità pastorale San Michele – Montorio: 1 febbraio ore 20:45 nella chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo, veglia “Segni di vita in racconti, musica e preghiera” (esperienza Giubilare).
I Centri aiuto vita di Verona
Nel 2024 la Rete per la vita, che raccoglie i Centri aiuto vita (Cav) della diocesi di Verona – oltre al Centro diocesano con sede in via Betteloni 61, ci sono quelli di Bardolino, Caldiero, Desenzano, Legnago, Nogara, Peschiera, San Giovanni Lupatoto, Villafranca e Lugagnano –, ha aiutato 1.175 mamme e famiglie; 318 sono i bambini nati.
Soltanto nel Centro diocesano aiuto vita di Verona sono stati incontrati e accompagnati 284 nuclei – donne in gravidanza, mamme sole con figli, famiglie con bambini nella prima infanzia – di cui 99 nuovi, provenienti da 37 Paesi oltre all’Italia; 87 sono i bambini nati nel corso dell’anno e 539 i bambini nei nuclei seguiti.
Sono stati 304 i colloqui per dare ascolto, sostegno psico-sociale, vicinanza e accompagnamento; volontari e operatori hanno effettuato 3.703 consegne di beni di prima necessità per l’infanzia come latte, alimenti, pannolini, medicinali, vestiario, attrezzature per l’infanzia; sette mamme hanno potuto seguire corsi di alfabetizzazione alla lingua italiana; 15 bimbi hanno trovato ospitalità diurna nel micro-nido mentre le strutture protette hanno offerto un tetto a 16 mamme con figli e 21 bimbi.
Il Progetto Chiara ha supportato tramite l’adozione “a vicinanza” 35 mamme sole in grande difficoltà, dieci in più rispetto all’anno precedente. Casa Gabriella, struttura di prima accoglienza nel cuore di Veronetta, è tornata ad accogliere mamme e bambini; in collaborazione con la Fondazione Opera Famiglia Canossiana Nuova Primavera, potrà dare ospitalità fino a cinque donne in gravidanza e madri in situazioni di grave difficoltà per varie ragioni.
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