Venerdì 1 dicembre

Il “Messiah” in Santa Anastasia

Prima meditazione di Avvento

Dentro quel gioiello d’arte e di spiritualità che è la Basilica di Santa Anastasia sono risuonate note e voci “paradisiache” grazie alla proposta del Messiah di G. F. Händel come prima meditazione di Avvento.

Le tre parti dell’Oratorio hanno mantenuto una altissima qualità grazie alla Venice Monteverdi Academy e ai solisti.

Apice indiscusso il momento dell’Hallelujah: erano da pochi minuti passate le 22 e le persone presenti in Basilica hanno gustato non solo un capolavoro d’arte ma anche la chiave giusta di ingresso all’Avvento.

Come scriveva Sant’Agostino (Discorso 256) ora che il “nostro corpo è nella condizione terrestre” siamo chiamati a cantare – e in particolare ad esultare nell’alleluia – mentre attendiamo con speranza il ritorno del Signore e l’accesso al luogo in cui cantare “l’alleluia di sicurezza e di pace”.

Specificava: “Cantiamo qui l’alleluia, mentre siamo ancora privi di sicurezza, per poterlo cantare un giorno lassù, ormai sicuri. Perché qui siamo nell’ansia e nell’incertezza”. E invitava: “Canta, ma cammina. Canta per alleviare le asprezze della marcia, ma cantando non indulgere alla pigrizia. Canta e cammina. Che significa camminare? Andare avanti nel bene, progredire nella santità”.

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