La notizia della morte di p. Giuseppe Messetti, comboniano veronese di Pazzon, 72 anni, missionario in Perù nella diocesi di Talca, sulla cordigliera, è arrivata ieri sera, sabato 31 agosto. Giovedì pomeriggio era uscito per una camminata (come faceva spesso) sulle montagne attorno alla sua parrocchia di Talca e non è più rientrato. I soccorritori, aiutati dalla popolazione, hanno ritrovato il corpo senza vita vicino al laghetto di Carbuncusana, ad un ora di cammino dove aveva lasciato l’auto. Un malore la probabile causa del decesso, ma sarà l’autopsia, confermano le autorità peruviane, a stabilirlo.
P. Giuseppe nel 1978 viene ordinato sacerdote diocesano di Verona e da subito sente al vocazione missionaria “ad vitam”. Passa così, nel 1882, nei comboniani, e dal 1984 ininterrottamente è in Perù ricoprendo vari incarichi pastorali.
Nella sua ultima intervista a Paolo Annechini nella pagina Missione di Verona Fedele del 26 giugno 2022 raccontava, tra l’altro:
“Sono originario di Pazzon frazione di Caprino. Ho fatto tutto il percorso nel seminario diocesano di Verona, sono stato ordinato sacerdote nel 1978 da mons. Giuseppe Carraro (le ultime sue ordinazioni) e poi ho fatto quattro anni come curato a sant’Ambrogio in Valpolicella. In me da tempo nella vocazione sacerdotale maturava una vocazione missionaria, volevo dedicarmi alla missione non tanto come fidei donum ma missionario “ad vitam”. E questo anche per un senso di giustizia: a Sant’Ambrogio eravamo tre preti per tremila abitanti, leggevo e mi raccontavano che in missione c’erano parrocchie con 100 mila abitanti senza prete, con una sola messa all’anno. Mi sentivo chiamato ad andare a portare i sacramenti, soprattutto l’eucaristia, a gente cristiana non alimentata da questi doni”.
E continuava: “La nostra vocazione sarebbe di evangelizzare i non evangelizzati, ma in Perù oggi si tratta di rievangelizzare chi si pensa evangelizzato ma di fatto non lo è. Sulla cordigliera l’evangelizzazione è sempre stata superficiale, una sovrapposizione di riti cristiani su riti pagani, ci si è fermati li. Occorre dare profondità ad un vangelo che deve inculturarsi e portare a delle scelte”.
Il vescovo Domenico Pompili ha espresso il proprio cordoglio e la propria preghiera di suffragio per la scomparsa del religioso veronese nel corso della celebrazione domenicale in Cattedrale, in occasione dei giubilei sacerdotali di alcuni canonici.
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