25 agosto

Conclusa la Route nazionale capi scout Agesci

La Messa con il card. Zuppi

Si è concluda ieri, con la Santa Messa presieduta dal cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, la Route nazionale 2024 delle Comunità capi di Agesci.

«Viviamo a Verona quella grande assemblea di Sichem di cui abbiamo ascoltato, con motivi simili a quelli che avevano spinto Giosuè a convocare il popolo» ha affermato mons. Zuppi nell’omelia.

«Giosuè avvertiva il rischio che prevalessero l’identità di ogni tribù e di ogni clan familiare, di una frammentazione che enfatizzasse l’io ma relativizzasse il noi. Quando questo avviene – troppo spesso – il problema è soprattutto per l’io che si deforma! Solo insieme si rinsalda il patto di alleanza che rende un solo popolo capace di vivere la promessa».

Alla concelebrazione eucaristica era presente anche il vescovo Domenico, anche per testimoniare la vicinanza della Chiesa di Verona al grande raduno che ha portato in città circa 18 mila giovani ed adulti da tutta Italia per celebrare il 50° anniversario della fondazione. Nel saluto del sabato sera ha sottolineato: «La felicità non è una promessa inscritta in cielo, non è la moneta con cui verranno pagate le vite buone. Essa è anticipata in questo mondo». Quindi, ha aggiunto: «Al mondo siamo donne e uomini, e insieme dobbiamo camminare perché insieme siamo responsabili del giardino di Dio; insieme ci liberiamo di quelle storture che nella storia hanno ostacolato la libertà cercata dalle donne e la verità di sé di cui hanno bisogno gli uomini; insieme immaginiamo un futuro fatto di ospitalità, di creatività, di condivisione, di pace e di giustizia; insieme ci spendiamo per un mondo dove questa differenza sia il segno della nostra unicità e della fantasia di Dio, e non venga usata come un’arma nelle guerre culturali, come impietosa sentenza nei processi immaginari, come ricatto affettivo che emargina o paralizza certe vite». Infine, ha incoraggiato le Comunità capi a riconoscere la ricchezza che viene dalle benedizioni di Dio e «a continuare nella vostra missione di solidarietà e ospitalità in un mondo impaurito e disorientato che, oggi più che mai, ha bisogno e desiderio di felicità condivise».

 

Leggi l’intera omelia del card. Matteo Zuppi

 

 

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