Sei rose per Maria Assunta ovvero sei tappe come un mazzolino di sei splendide rose da offrire alla Madonna… e sei i luoghi delle celebrazioni della Solennità dell’Assunta 2024 con il vescovo Domenico Pompili.
La prima rosa è stata la sera del 14 al santuario della Madonna della Corona con recita del Rosario lungo il tragitto a partire da Spiazzi che quest’anno è stato percorso al seguito del vescovo da un gruppo di fedeli indomiti che nonostante la copiosa pioggia e il temporale in corso hanno raggiunto a piedi il santuario con cuore grato per la benedizione della pioggia che ha abbassato per alcune ore il caldo torrido di questi giorni. Lì il vescovo ha celebrato la Santa Messa della vigilia ricordando che in Maria, in qualche modo, è condensata la promessa che c’è nel cuore di ogni uomo e di ogni donna e cioè l’assunzione dell’umano, di tutto l’umano, in Dio.
La seconda rosa è stata la mattina del 15, alle 7, con la S.Messa celebrata sul sagrato antistante il santuario di S.Maria della Bassanella (Soave); il vescovo Domenico partendo dal brano dell’Apocalisse ricorda che non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte a tanto male in cui siamo immersi; la nostra battaglia quotidiana, come quella della Donna biblica, è resistere al male, difendere la vita e, come per Maria, prendere sul serio la Parola del Signore e la responsabilità che viene da essa.
La terza rosa è stata in Cattedrale, con la celebrazione del Pontificale, il ricordo dei vent’anni dalla scomparsa del Vescovo (con benedizione in cripta) Giuseppe Amari e la preghiera per la pace all’altare dell’Assunta.
La quarta rosa a San Nicolò con la tradizionale S.Messa con gli artisti che lavorano nell’Ente Lirico dell’Arena, che hanno animato con i loro canti. Il vescovo, accompagnato dal concelebrante arcivescovo Rino Passigato (appassionato ed esperto di arte) ha collegato la solennità dell’Assunta a quando, contemplando l’orizzonte, non capiamo dove finisce la terra e inizia il cielo. Alla conclusione della celebrazione il vescovo ha benedetto una croce che è stata realizzata dall’artista Jacopo Mazzoleni utilizzando i tasti bianchi del pianoforte.
La quinta rosa è stata in piazzetta Sole, nel rione Cadrega, per la benedizione dell’affresco della Madonna e la festa, insieme a tanti sacerdoti, autorità e cittadini. Il vescovo ha sottolineato che, come tanti capitelli e affreschi, che punteggiano le nostre strade, si tratta di un segno di una comunità che si affidava alla rassicurazione e al conforto della Madre celeste e allo stesso tempo un invito a custodire ogni vita, anche la più fragile e ferita.
La sesta rosa nel tardo pomeriggio a Malcesine: celebrazione della Santa Messa nella chiesa parrocchiale e processione con rosario verso la statua della Madonna dell’accoglienza, posta in un luogo raggiungibile solo a piedi e da cui si gode un meraviglioso panorama del lago.