Ricorre oggi, giovedì 8 agosto, il ventesimo dalla morte di Mons. Giuseppe Amari, vescovo di Verona dal 1978 al 1992.
Il vescovo, nato nel 1916 a San Nicolò Po in diocesi di Mantova e morto l’8 agosto del 2004 a Marano di Valpolicella, sarà ricordato nel giorno dell’Assunta, giovedì 15 agosto alle 9.30 in Cattedrale nella S. Messa presieduta dal vescovo Mons. Domenico Pompili.
Il vescovo Mons. Giuseppe Amari – si legge nella biografia ufficiale- nel suo episcopato incrementò i centri aiuto vita, di preparazione al matrimonio e di aiuto alle famiglie, organizzò il volontariato in sede diocesana e diede un forte impulso alla Caritas, costituì la commissione diocesana Giustizia e Pace, favorì nel 1981 la fondazione del Ceis (Centro italiano solidarietà) per il ricupero dei tossicodipendenti e promosse nel 1992 la costituzione d’una casa per gli ammalati di Aids, incrementò il numero delle scuole cattoliche diocesane e, per quanto riguarda il lavoro e la formazione politica, organizzò con il concorso del Centro Culturale Toniolo scuole e corsi, mentre il vescovo personalmente incontrava a più riprese nell’imminenza del Natale i politici, sottolineando l’urgenza di una sensibilità più aperta alle nuove istanze della società veronese e italiana.
Tra gli avvenimenti straordinari dell’episcopato di Amari ci fu la visita di Giovanni Paolo Il che fu ospitato a Verona in due giornate memorabili (16-17 aprile 1988) che lo videro presente nella Cattedrale, nella Capitolare, in San Zeno, in Arena e alla Corona, come in altri luoghi pubblici e religiosi in città e a Negrar. Quella visita trovò il suo punto culmine nella beatificazione di mons. Giuseppe Nascimbeni e di don Giovanni Calabria allo stadio Bentegodi e fu ricambiata nell’ottobre successivo con la visita dei Veronesi a Roma per la canonizzazione di santa Maddalena di Canossa (2 ottobre 1988).