“Ri-Animiamoci!”: un progetto che fa bene al cuore

Gestione dell’ostruzione delle vie aeree e dell’arresto cardiaco

Un progetto che fa bene al cuore e… alla società. È “Ri-Animiamoci!”, l’iniziativa che ha per capofila l’Azienda ospedaliera universitaria integrata (Aoui), l’ateneo scaligero, il Centro di formazione Irc (Italian Resuscitation Council) e come partner operativi la Diocesi di Verona e il Centro pastorale adolescenti e giovani (Cpag).

La finalità? Formare alla gestione dell’ostruzione delle vie aeree e dell’arresto cardiaco gli animatori dei Grest estivi e dei campiscuola diocesani, certificandoli all’uso del defibrillatore semi-automatico esterno (Dae) secondo le linee guida Irc.

Lo scorso 6 luglio, il Cpag ha ospitato la prima sessione formativa. «Trenta i partecipanti, tutti responsabili dei centri estivi. Giovani, di età compresa tra i 22 e i 30 anni che hanno accettato con entusiasmo di aderire al progetto», riassume il direttore del Centro, don Matteo Malosto. Una prima proposta in vista delle attività estive che si prevede di ampliare a 80 ragazzi e alle parrocchie, dice, «per sensibilizzare non soltanto gli animatori ma in generale le nuove generazioni». L’idea che ha ispirato “Ri-Animiamoci!” è fare in modo che centinaia di giovani sappiano affrontare situazioni di emergenza, diventando un esercito silenzioso ma presente che può contare su centinaia di mani capaci di gestire uno scenario tanto tragico quanto dipendente dal tempo.

 

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