Ringraziamento di S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona

Caro papa Francesco,

negli scorsi giorni, quando il cielo era minaccioso e pioveva a catinelle c’è chi mi ha ricordato un proverbio popolare dice che “non c’è sabato senza sole, non c’è donna senza amore”. In effetti, oggi è una splendida giornata di sole e comunque sarebbe stata una splendida giornata perché porta a compimento un’attesa e realizza un incontro. La donna non è Giulietta, siamo noi: è la chiesa di Verona, convocata dalla Pentecoste, per dirLe grazie di essere stato qui oggi a donare la gioia del Vangelo. Sì, grazie per l’Evangelii gaudium che Lei non ha semplicemente scritto ma che Lei incarna alla perfezione, con il suo modo di essere, con la vostra freschezza imprevedibile, la vostra creatività sempre spiazzante.

Le bambine e i bambini stamattina nell’accoglierla davanti alla piazza di san Zeno hanno invocato “un cielo senza nuvole”, in quella bella canzone chiamata “Cellule”, cioè un modo senza guerra. Subito dopo in Arena, Lei ci ha persuasi che la pace è un dono che nasce dall’alto, ma si fa strada dal basso. La sua parola limpida e senza sbavature afferma che la guerra non è un esito inevitabile. Dipende da ciascuno di noi. La guerra, infatti, nasce dalle azioni che compromettono il benessere sociale e l’equità economica, che mettono a dura prova la tenuta democratica, che negano l’ecologia integrale, che impediscono la convivenza e la mobilità dei popoli, che implementano l’industria delle armi. Nelle sue Encicliche Laudato sì ed Fratelli Tutti la pace è la prospettiva unificante del suo pensiero e della sua vita. Per questo, desideriamo impegnarci ad avviare processi capaci di invertire la rotta ed immaginare un mondo in cui l’amicizia tra le persone e la cooperazione tra i popoli inventino nuove strade per uno sviluppo integrale.

Caro Papa Francesco, Le assicuriamo la nostra preghiera in favore della sua vita donata, dei suoi progetti incessanti, della sua missione infaticabile.

Ora però tutti in piedi: alziamoci!

Alziamoci per camminare, per costruire, per confessare.

Alziamoci per camminare nel nostro tempo, per costruire la pace, per confessare la fede in Gesù Cristo, il Figlio di Dio e il figlio dell’uomo, l’unico Signore della nostra vita. Amen.

 

S.E. Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona

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