9 aprile

Sri Lanka un paese in crisi

L’approfondimento

Dal default del debito nell’aprile 2022 all’assalto al palazzo presidenziale che mise in fuga il presidente Rajapaksa. Nonostante il Fondo Monetario Internazionale abbia concesso un prestito di 2,9 miliardi di dollari, ridando fiato ad un’economia, il 60% delle famiglie vive situazioni di grave difficoltà. Cosa ha generato questa crisi? Come la vivono gli srilankesi in patria e i numerosi in Italia?

Se ne parlerà martedì 9 aprile (ore 20.45) ai Martedì del mondo, l’approfondimento culturale
in Sala Africa presso i Missionari Comboniani Vicolo Pozzo 1, Verona

E in diretta YouTube sul canale dei MARTEDÌ DEL MONDO e sulla pagina Facebook I martedì del mondo

 

Conduce: Giuseppe Mirandola, direttore Centro Pastorale Immigrati
Interverranno in presenza: Prinky Priyankara Wickramasinghe, cappellano dei srilankesi a Milano, Rajith Perera della  comunità srilankese di Verona.
In collegamento Lorenzo Di Muro, giornalista  di Limes, Paolo Affatato, giornalista di Fides.

Cosa succede nello Sri Lanka? L’isola di Ceylon, 66 mila kmq, chiamata “la lacrima dell’India per la sua forma e la sua vicinanza al gigante indiano, abitata da 22 milioni di abitanti, sta vivendo un presente  di grandi difficoltà. Il covid ha steso l’economia, che viveva quasi esclusivamente  di turismo.

È il 18 aprile 2022 quando la banca centrale annuncia che non pagherà la rata di 78 milioni del debito. È la dichiarazione di default, la prima dall’indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1948. Si scatena la crisi: l’inflazione vola al 40%, con la conseguente e inevitabile svalutazione della moneta. Volano i prezzi, compresi quelli dei beni di prima necessità  che iniziano di lì a poco a scarseggiare. In poco tempo mancherà  anche la benzina. Il paese si ferma, e viene tenuto in piedi dalle rimesse di chi vive all’estero.

A luglio del 2022 la gente, stanca di promesse non mantenute e di corruzione dilagante, assalta i palazzi del potere. il presidente   Rajapaksa fugge  e si dimette, sostituito da Ranil Wickremesinghe, che già aveva l’interim.

Questa è la cronaca di un malessere che viene da lontano, da un conflitto interno tra cingalesi e tamil mai del tutto risolto, da interessi di geopolitica che vede la Cina farla da padrona tra il fastidio dell’India.

Il Fondo Monetario Internazionale è venuto in soccorso con un prestito di 2,9 miliardi di dollari ma si sa, l’ossigeno di oggi è un altro debito domani. Il 60% delle famiglie deve fronteggiare una crisi alimentare senza precedenti, afferma la chiesa cattolica, che aspetta ancora giustizia per i 250 morti degli attacchi di matrice islamica di Pasqua del 2019.

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